Autore: Massimo Amato
Fonte: LINKiesta
Il rilievo penale di ciascuna delle azioni intraprese dal sindaco di Riace, Mimmo Lucano, sarà valutato, in modo (non dubitiamo) competente nelle sedi opportune, in tempi (speriamo) altrettanto opportuni. Il rilievo politico di queste stesse azioni è invece immediatamente valutabile e discutibile. Ed è quello che effettivamente avviene.
Fra queste azioni, una in particolare mi interessa discutere qui, quella relativa alla “moneta locale”. Lucano ha deciso, oramai dieci anni fa, di “battere moneta”: più precisamente, Lucano ha messo in piedi un sistema di voucher cartacei spendibili presso gli esercenti del territorio del Comune, e da questi ultimi convertibili in euro entro un tempo predeterminato con una copertura al 100% con i fondi stanziati a favore del Comune dallo Sprar.
Lucano è già stato indagato a questo proposito l’anno scorso. Le ipotesi di reato erano concussione e truffa, giacché la conversione della moneta locale in euro promessa ai commercianti sulla base dei fondi Sprar non sarebbe avvenuta pienamente o non sarebbe avvenuta per tempo...